Un progetto solare all’avanguardia
La miniera Diavik ha avviato un ambizioso progetto di energia pulita installando una stazione solare off-grid. L’iniziativa prevede l’allestimento di 6.620 pannelli solari, capaci di produrre annualmente 4,2 milioni di kilowattora. Con una potenza installata di 3,5 megawatt, il progetto punta a fornire tra il 20% e il 25% del fabbisogno energetico della miniera, riducendo sensibilmente la dipendenza dal diesel.
Il beneficio ambientale è notevole: ogni anno si evitano l’uso di circa 999.348 litri di diesel e le emissioni di CO2 diminuiscono per circa 2.900 tonnellate. In pratica, si tolgono dalla strada oltre 600 automobili, un risultato di rilievo nella strada verso una maggiore sostenibilità.
Sostenibilità e aiuti regionali
Il progetto ha ricevuto un importante sostegno da parte del governo regionale, che ha investito intorno a 2,4 milioni di dollari per farlo decollare. L’iniziativa riflette l’attenzione crescente verso le energie rinnovabili nell’ambito industriale e minerario.
Rio Tinto ha tracciato obiettivi ambiziosi per i prossimi anni: ridurre del 50% le emissioni di gas serra dei settori 1 e 2 entro il 2030 e raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Questi obiettivi fanno parte di una filosofia aziendale che mira a standard sempre più elevati per un’estrazione responsabile.
Tempi e realizzazione
La costruzione dell’impianto solare partirà nel 2024, affidata alla società canadese Solvest, con sede in Alberta. La chiusura della miniera è prevista per il 2026, ma le operazioni proseguiranno almeno per tre anni dopo la chiusura ufficiale, garantendo una transizione graduale verso nuove modalità operative.
Matthew Breen, direttore operativo della miniera Diavik, ha dichiarato: “Non stiamo solo estraendo in questo ambiente; ci viviamo. Le nostre operazioni devono rispettarlo e proteggerlo.” Questa affermazione collega in modo diretto le attività estrattive a un impegno concreto di tutela ambientale.
Guardando al futuro dell’estrazione responsabile
Rio Tinto sta investendo complessivamente 1 miliardo di dollari nelle energie rinnovabili, dimostrando un forte impegno nel ridefinire gli standard dell’industria mineraria mondiale. L’iniziativa presso la miniera Diavik è solo uno dei vari passi che l’azienda sta compiendo per rendere il proprio modello operativo più verde.
L’evoluzione della Diavik Diamond Mine non riguarda soltanto aspetti economici o tecnologici; manda anche un messaggio positivo sulla possibilità di trasformare i settori tradizionali in attività che rispettino maggiormente l’ambiente. In un’epoca in cui il mondo cerca nuove soluzioni per far fronte alle sfide climatiche, progetti come questo offrono spunti promettenti e dimostrano cosa si può realizzare grazie alla determinazione e alla collaborazione tra settore pubblico e privato.